PSICOLOGIA GENERALE

Definire la “Psicologia” in senso assoluto è molto difficile. Con questo termine si intende infatti lo studio di un insieme di argomenti vasto e variegato. Letteralmente, la parola psicologia può essere intesa come lo studio dell’anima, dal greco psyche (anima) e logos (parola, conoscenza), ma questa definizione è ancora fortemente impregnata delle componenti filosofica e religiosa, le due lenti attraverso le quali l’uomo e i suoi comportamenti venivano osservati e interpretati prima della nascita della psicologia moderna. Pare che il termine sia apparso per la prima volta nel periodo dell’Umanesimo, in pubblicazioni risalenti all'incirca al quindicesimo secolo. È stato in questo momento storico, infatti, che l’uomo come tale cominciava a essere riconosciuto come il centro della vita del mondo, e di conseguenza a essere studiato direttamente. 
I principali argomenti di studio intorno ai quali venne determinandosi la nascita della psicologia come disciplina furono sostanzialmente la coscienza e il comportamento degli esseri umani. L’alba della psicologia moderna, intesa come scienza, si fa risalire alla fondazione del primo laboratorio sperimentale di psicologia, istituito nel 1875 presso l’Università di Lipsia, in Germania, ad opera di Wilhelm Wundt, ma tale struttura esisteva e funzionava ancora nell'ambito dell’insegnamento della filosofia. Solo in seguito la psicologia acquisì sufficiente dignità scientifica per potersi staccare dalla filosofia e configurare sempre più come disciplina autonoma. Da questo momento in poi gli ambiti di applicazione della psicologia si sono moltiplicati progressivamente, in misura direttamente proporzionale alla crescente complessità delle strutture sociali nelle quali è organizzata l’esistenza di uomini e donne. La psicologia odierna è caratterizzata da una elevata settorializzazione e da una forte tendenza all'interdisciplinarità. Sono infatti molte le discipline scientifiche dalle quali la psicologia trae ispirazione e risorse, e viceversa.